NAi Publishers, ISBN 978-9056626006, The Netherlands, 2009, English
La lenta ed inevitabile disintegrazione dei primi lavori di arte elettronica fa parte di un problema molto più ampio di deteriorazione e scomparsa che riguarda sia i materiali usati che la documentazione storica dei lavori stessi. Questo compito può essere assolto solo tentando di sistematizzare i documenti recuperati, per facilitare il lavoro dei ricercatori presenti e futuri. Questo pesante libro è il risultato di due anni di lavoro di Arjen Mulder e Joke Brouwer del V2, i quali hanno realizzato una monografia di Dick Raaymakers – uno degli indiscussi padri della musica elettronica olandese, collaborando direttamente con lui. Raaymakers è un eclettico e prolifico compositore che ha sperimentato in modalità peculiari l’intersezione di teatro, musica elettronica, performance e arte a partire dagli anni cinquanta. Raaymakers è anche un teorico di talento, e i suoi lavori con corpi (spesso riferendosi esplicitamente alla cronofotografia), sensori, cavi e parti meccaniche sono stati in grado di costruire complessi e affascinanti lavori spaziali e cinematici. Mentre molti di questi progetti sono stati eseguiti solo una manciata di volte, l’artista ha raccolto una buona documentazione, essenziale per una valutazione a posteriori. Questo libro gli ha fornito la motivazione di scavare nei suoi archivi e di collaborare attivamente con i curatori dell’opera. Il processo editoriale è stato condotto in modo filologicamente corretto, prendendo anche decisioni accorte, e focalizzandosi sugli aspetti visuali più che su quelli musicali, un tema già affrontato in un paio di cd antologici. Questo libro è quindi un esempio di come un processo di documentazione può offrire una visione esaustiva e stimolante del lavoro complessivo di un pioniere delle arti elettroniche.