Netless, trasformare network ad-hoc in ubiquità dei dati fatta in casa

Netless

Imparando la lezione dall’avvento dei network distribuiti su reti cellulari e ad-hoc, “Netless“, è una versione fatta in casa di questi sistemi che impiega piccoli dispositivi wireless e con una memoria di massa integrata, che scambia data con altri dispositivi quando sono in prossimità. Invece che affidarsi alle torri con le antenne delle reti cellulari per la connettività, il progetto impiega una grande quantità di antenne a bassa potenza, sparse nel territorio urbano che smistano i dati all’interno di questa rete mobile. É un tentativo di sovvertire il controllo sia aziendale che governativo di questi network, mettendo i mezzi di distribuzione nelle mani delle singole persone. Si può pensare ad una forma di internet “socialista”, dove le persone controllano come e dove l’informazione viaggia e cosa contiene. Il progetto aderisci al motto “Sinceramente Vostro” dove i dati sono tanto affidabili quanto chi li riceve successivamente e in quale prossimità fisica. Sebbene questa idea non sia completamente nuova, l’esistenza di materiali poco costosi e di componenti che permettano una distribuzione di massa dei nodi ha reso possibile che sempre più persone posseggano questo tipo di dispositivi. Andando oltre le specifiche intenzioni del progetto, probabilmente esso sarebbe anche funzionato come una applicazione per iPhone che avrebbe scambiato dati (attraverso Bluetooth o Internet) con altri utenti presenti nello stesso spazio fisico. Infatti l’app per iPhone “Bump” usa un misto di coordinate GPS e connettività internet per permettere a due utenti di scambiarsi dati sui loro iPhone, semplicemente “bumping”, ossia facendo scontrare, i due apparecchi. Ciononostante, “Netless” aggiunge una netta sensazione “fai da te” ad un’idea sfruttata.

Jonah Brucker-Cohen