Processing Photography, l’interfaccia dello sbattere delle palpebre

Processing Photography

Lavorando con il tema “the future of the interface”, l’ultima mostra allo Yamaguchi Center for Arts and Media (YCAM) (“minimal interface“) esamina il design dell’interfaccia di comunicazione riflettendo sulle diversità culturali dell’odierna società dell’informazione. I lavori in mostra provengono da molteplici settori: cinema, animazione, suono, sculture architettoniche, design di prodotto e fotografia, riflettendo l’elaborazione di possibili interfacce che travalichino le barriere linguistiche – consentendo quindi un’interazione da parte dell’utente basata su sensazioni e percezioni fisiche, opposte alle informazioni verbali e alla conseguente guida per l’utente e il visualizzatore. In “Processing Photography“, Shunsuke Takawo lavora con il concetto relativo agli esseri umani impegnati nella percezione sensoriale attraverso il costante e involontario sbattere delle palpebre. La sua installazione impiega sensori pre-programmati per rilevare lo strizzare gli occhi, usando le palpebre come interfaccia per manipolare la velocità della sequenza di una proiezione di foto. Le immagini sono quindi mostrate su due diversi monitor, consentendo al visitatore di comparare come la percezione visuale e l’esperienza delle fotografie cambi insieme al variare della sua “affordance” e della quantità d’informazione percepibile sul monitor.

Vicente Gutierrez