Inside/Outside, il potenziale sociale dell’abbigliamento

Katherine Moriwaki

Nel mondo dell’arte, autori come Stelarc e Krzysztof Wodiczko hanno prodotto suggestioni preoccupanti relative all’integrazione tra corpo e tecnologia, ignorando però il potenziale espressivo ed estetico della tecnologia dell’abbigliamento. Oggi, infatti, grazie al dialogo instauratosi tra moda, tecnologia e arte, gli ibridi artisti/disegnatori stanno sviluppando opere che sfidano I confini tra le discipline, tra l’analogico e il digitale, e mirano ad espandere le nostre capacita comunicative.
Katerine Moriwaki è un’artista e ricercatrice che indaga questo potenziale, ossia l’abbigliamento e gli accessori come canale attivo attraverso cui le persone tessono trame sociali negli spazi pubblici.
Uno dei progetti della Moriwaki, presentato nel 2003, s’intitola Inside/Outside e consiste in una borsa che integra un sensore della qualità dell’aria e un input audio connessi a un microcontrollore. Mentre l’utente porta a spasso la borsa per la città, I cambiamenti nella qualità dell’aria e I livelli del suono rilevati fanno in modo che I ricami in materiale conduttore applicati sulla superficie della borsa si scaldino o si raffreddino. I pigmenti termocromatici mescolati con vernice acrilica applicati su uno strato di tessuto creano un cambiamento di colore visibile che e’ sia controllato che programmabile.
Concettualmente, mentre una normale borsetta contiene oggetti fisici che sono in genere investiti di un valore personale, Inside/Outside raccoglie dati digitali sull’ambiente, consentendo processi di riflessione e azione per creare delle relazioni personali con la città e altri individui nello spazio pubblico.
Da un punto di vista sociologico infatti i dati sensibili raccolti possono essere usati dagli abitanti di una comunita per monitorare il loro quartiere e gli spazi pubblici.
Questa interpretazione proattiva della moda potrebbe anche essere letta attraverso le parole di Otto von Busch che chiama “rinnegati della moda” gli attori marginali del settore i quali usano strategie non convenzionali per modificare e spezzare il sistema, “Ma senza opporsi al potere inerente o il codice processuale di quel sistema. Non boicottando la moda o disprezzandola come ‘i vestiti nuovi dell’imperatore’, piuttosto celebrando la magia e il desiderio che fluiscono attraverso quel sistema, riconducendolo ad una cultura dell’emancipazione invece che della schiavitù.
Inside/Outside è infatti la traduzione intersemiotica di un accessorio di moda in uno strumento per il monitoraggio di un ambiente rivestito di un valore personale. La borsetta diviene una metafora dell’archivio e reperimento dati. Come scrive Moriwaki stessa “noi osserviamo ciò che portiamo, raccogliamo e come significhiamo I nostri mondi interni ed esterni”.

Valentina Culatti