Etre – I Don’t Take My Head…

Etre

CD – Riz(h)ome
Titolo lunghissimo (‘I don’t take my head to see HIGHER becouse the sky is landing over my neck’) per il terzo ed ultimo cd che completa ‘la trilogia della voce’, progetto dell’italiano Salvatore Borrelli, in arte Etre, dedicato agli artisti Angus MacLise e Jackson Pollock, il primo seminale batterista dei Velvet Underground, percussionista, collaboratore di La Monte Young e Terry Riley, l’altro fondatore del movimento dell’action painting. Elementi che ritroviamo tutti, quelli ritmici, della musica seriale e dell’improvvisazione free-form (caratterizzata però da un processo artistico produttivo ben definito), anche nelle sonorità in questione, gestite volutamente in totale discontinuità dei livelli sonori, fra analogico e digitale, usando chitarre elettriche e strumenti quali la Kalimba, lo zither, la shruti box, l’esraj, con un uso estensivo di field recordings e di appplicazioni max/msp. Un album assai intenso e composito, che dal glitch elettronico più astratto e minimale rifugia spesso in tagli, voci, strane interruzioni, momenti fortemente cupi e ossessivi.