Hackmeeting 2007, ten years nerdcore

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Ci sono pochi eventi (collocati nel range delle migliaia di partecipanti), completamente auto-organizzati e auto-finanziati che possono sfoggiare una decade di edizioni annuali, tutte parecchio seguite e mai nella stessa città. É l’Hackmeeting italiano, un meeting unico di hacker in senso lato, dissimile dai meeting dello stesso genere che si svolgono negli USA o nel Nord Europa. Si svolgerà a Pisa da 28 al 30 settembre, nell’ennesimo centro sociale, in questo caso il Rebeldia, e comprenderà il solito mix incredibilmente ricco del più puro spirito hacker applicato alla realtà. Il programma dei seminari liberi e gratuiti (che si svolgeranno in tre grandi sale temporaneamente intitolate ‘Ballard’, ‘Debord’ e ‘Dick’) include: una tavola rotonda su come il condividere ogni tipo di risorse faccia bene all’ambiente, VOIP e privacy, protocolli di distributed networking, creative commons, crittografia, robotica umanoide, come farsi il pane da soli con un approccio hacker, hacking di cookies e IPSec, and molto altro. Tre celebri personaggi internazionali prenderanno parte: Armin Medosh che parlerà del potenziale emancipatorio delle tecnologie in ’45 RPM/ Revolutions per Minute’, Andy Mueller Maghun che tratterà dell’esperienza hacker, partendo dai vent’anni d’attività passati nel tedesco Chaos Computer Club in ‘Interests around the Cyberspace about the hackers choice and lessons learned’ e infine Emmanuel Goldstein, editore della storica zine 2600, che cercherà d’inquadrare cosa significhi essere hacker oggi, specialmente nel post 9/11 negli Stati Uniti, nel suo ‘The Evolution of Hacking’. Gli Hackmeeting riflettono meravigliosamente lo spirito della rete: aperti, senza alcuna organizzazione centrale e incredibilmente capaci di raccogliere gente attiva ed eterogenea. Lunga vita a loro!