Nick Didkovsky – Tube Mouth Bow String

Nick Didkovsky

CD – Pogus
Ricordate il talkbox? Effetto anni settanta che rende il suono di chitarra svisato come se si utilizzasse un pedale wah-wah o simile ad una voce robotica (in questo vicino al più noto vocoder come risultato). Usato a fondo da Peter Frampton, David Gilmour, Joe Walsh e svariate altre rockstar. Il suo funzionamento non proprio immediato consisteva nel passaggio delle frequenze frutto degli accordi eseguiti, direttamente dallo strumento ad un amplificatore e poi, tramite appunto un tubo, alla bocca del musicista, che con le labbra, la gola e la laringe modulava in nuove forme le sonorità, poi catturate da un microfono e riamplificate nell’impianto generale. Una trovatina per chitarra buona allora per stupire un pubblico boccalone e tecnologicamente ancora poco scafato, recuperata genialmente oggi e decontestualizzata dallo specifico del rock nell’utilizzo maggiormente gentile ma efficace d’un quartetto d’archi, al quale, con processi sempre differenti ed articolati, s’aggiungono inoltre ulteriori manipolazioni elettroniche, chitarre elettriche e tecniche basate sull’utilizzo di computer. L’effetto finale è di pura drone music, intensa nelle mille sfumature generate e ricca d’armonici.