Durante tutto il ventesimo secolo la società occidentale è stata dominata dalla macchina. Il fascino esercitato sugli artisti dalla bellezza e dal potere dei processi meccanici ha stabilito un dialogo costante tra creatività e tecnologia. Molti artisti contemporanei stanno estendendo questa conversazione tra uomo e macchina attraverso l’uso delle innovazioni tecnologiche più recenti, come la robotica, i sensori, la codifica digitale, i laser e un’infinità di altri strumenti. SonicColumn è l’ultimo lavoro di uno di questi artisti multimediali, Jin-You Mok. Si tratta di un’installazione musicale interattiva che è parte del suo progetto Music Box che ha come obiettivo quello di investigare la transizione tecnologica dall’era analogica a quella digitale. In questo caso l’elemento che simula il carillon è un cilindro delle dimensioni di una colonna che può essere suonato dal tocco di una persona attraverso una serie di LED sensibili al tatto. Ogni sensore emette un proprio suono quando stimolato. In questo lavoro il fascino che l’artista avverte per un meccanismo piccolo e semplice come il carillon è evidente. Come lui stesso dichiara sul suo website “il suono nitido che scaturisce questo semplice strumento lo smuove insieme ai ricordi che evoca”. L’interazione tra sensi e sensori, movimento e musica perciò riadatta e attualizza il tradizionale meccanismo del carillon nell’era digitale.

Valentina Culatti