Pamphlet, instant public print.

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La necessità della stampa fisica può essere definita come ‘istintuale’. Infatti come la carta possa ancora stimolare i nostri innati istinti alla lettura è un concetto che sta al centro di ‘Pamphlet‘ un installazione di Helmut Smits. Essa consiste in un laptop, software e una stampante posizionata sull’orlo della finestra di un palazzo. Premendo il bottone ‘send’, il pamphlet è stampato e cade dalla stampante e quindi dal decimo piano dove essa si trova. Il foglio che cade e il risultante ‘pamphlet’ in strada simbolizzano la distanza relativamente breve fra la produzione personale e la fruizione pubblica di un prodotto stampato, e come i tradizionali parametri di questo prodotto siano stati rivoluzionati. Il fascino della stampa take-away è la stessa alla base dei quotidiani che hanno cominciato a dilatare il loro ruolo e la loro natura con edizioni dell’ultimo minuto scaricabili e stampabili. Queste sono altamente personalizzate su un fattore chiave: il tempo d’aggiornamento. Sono pensate per essere lette offline, per cui fruite con una relativa calma, ma con la più sofferta e febbrile tempistica di produzione. E questo è parte di un bisogno più ampio: mettere la virtualità e i contenuti prodotti in tempo reale fuori dallo schermo per influenzare la vita reale o per essere fruiti in essa.