Skycatcher: cieli fiamminghi in costante cambiamento

Skycatcher

Il cielo è sempre stato un soggetto molto amato nell’arte visiva dei Paesi Bassi. Ora blu ora grigio, coperto o rischiarato, nelle sue infinite declinazioni più intrigante dell’orizzonte verde e piatto dei polders, il cielo olandese ha una qualità poetica e pittorica indiscutibile. Il più celebrato di tutti occupa due terzi della tela di Johannes Vermeer intitolata ‘Vista di Delft’, ora nella collezione Mauritshuis all’Aja. In questo dipinto cumuli di nubi chiare si stagliano al centro della scena su un cielo luminoso, mentre sul paesaggio incombe la minaccia di una nuvola scura. La veduta è sia eterna che imprevedibile: tutto può di fatto accadere. E la medesima sensazione di infinita varietà e costante cambiamento si avverte nel lavoro ‘Skycatcher‘ dell’artista olandese Luna Maurer. L’opera consiste in un’installazione dove una macchina fotografica digitale posta sul tetto del De Baile, centro di cultura e politica di Amsterdam, scatta ogni cinque minuti foto del cielo mutante dall’inquadratura sempre identica. Le immagini costituiscono il database del website che l’utente esplora con lo sky-browser, sperimentando così l’infinita varietà. Come per i pittori fiamminghi fu la tecnica delle velature ad olio a consentire la realizzazione di cieli mai uguali a loro stessi, così per la Maurer è la camera digitale con la sua programmazione a tempo a rendere possibile la cattura di svariati fotogrammi. Il risultato è una declinazione della pittura fiamminga per la cultura digitale. Nell’era della riproducibilità e del dibattito sul copyright, il visitatore di Skycatcher può ad esempio liberamente scaricare le immagini di sfondo e utilizzarle secondo le regole della Creative Common License. E l’atteggiamento di chi guarda non è quello di chi rimira un’opera d’arte realizzata in anni di meticolose velature che fissano un istante eterno, bensì quello di chi conosce la fugacità di immagini mai uguali, labili e in costante cambiamento.

Valentina Culatti