Connecting worlds, the babel of evolving communication

Connecting worlds

Connecting worlds  la prima mostra dopo lo stop temporaneo delle attivitˆ dell’ICC di Tokyo, e questa  giˆ di per se una buona notizia. Curata da Yukiko Shikata, tratta del concetto di comunicazione (un tempo ristretto agli esseri umani) qui esteso ad ogni interscambio informativo fra individui e altre entitˆ. La ‘nube’ di input e output di dati che ci circonda a vari gradi di densitˆ, si sta trasformando in una sorta di organismo invisibile. E l’eterna traduzione che avviene fra diversi tipi di dati pu˜ essere immaginata con un ‘babel fish’ funzionante nell’oceano di segnali e segni interscambiati. Alcuni lavori specifici sono stati inclusi nella mostra: ‘Vexations’ di Mohri Yuko e Mihara Soichiro, un generatore di spartiti basato sull’opera di Satie e influenzato dall’ambiente che lo circonda, premiato a Transmediale 2006, ‘On-Chat Portrait’ di Tano Taige, dove l’artista disegna ritratti basandosi esclusivamente sulle informazioni ricevute chattando con i ‘clienti’, un_wiki e Google Will Eat Itself (GWEI). La risultante babele di codici e media comincia a svolgersi di fronte alle visioni degli artisti e il conseguente ecosistema sembra quindi pi ricco e complesso di prima.