Annual Checkup, pharmaceuticals for the 21st century

Annual Checkup, pharmaceuticals for the 21st century, Lisa Erdman, annual_checkup.jpg

La pubblicità e la comunicazione dell’industria farmaceutica è basata sulla promessa dell’eliminazione di un malessere fisico e l’ottenimento di un conseguente stato generale di benessere, che sembra quindi essere la più naturale delle condizioni di vita. L’effetto ‘magico’ è ottenuto tramite oscure reazioni organiche attivate dall’ingestione del ‘prodotto’. Passando da questo mero meccanismo di causa / effetto ad un livello metaforico Annual Checkup di Lisa Erdman sviluppa una critica politica con (falsa) pubblicità stampata e televisiva di farmaci. Combinando l’attrattiva dell’essere finalmente ‘sani’ e sicuri di sè con gli eccessi della propaganda, l’artista ha assemblato campagne per ‘Abstinen’ (prevenzione di attività sessuale prematrimoniale fra teenager e giovani adulti), ‘Jesurex’ (per trattare i sintomi di recesso o scomparsa della fede in Gesù Cristo), ‘Patriotec’ (per trattare sintomi di pensieri e comportamenti anti-patriottici, specialmente durante i tempi di guerra), ‘Ethnivox’ (medicazione per trasformazioni d’identità etnica e razziale), ‘Consumerin’ (efficace per il trattamento della deficienza da shopping e dell’ansietà d’acquisto) e ‘Homotrol’ (una tavoletta una volta al mese per trattare l’omosessualità). Il design grafico perfetto e ‘classico’ stride contro il contenuto pressoché assurdo di propaganda, in parte fantascienza pessimista, in parte normalizzazione neo-con parecchio plausibile. Anche se è facilmente etichettabile nell’ambito dei ‘fake’, questo lavoro esalta l’attuale invasivdigitalità della propaganda e la disponibilità del pubblico ad ingoiare qualunque cosa che possa efficientemente cambiare il loro status.