Yale University Press – ISBN 0300110561
I cambiamenti sociali causati dall’uso globale delle comunicazioni in rete non è stato ancora studiato approfonditamente come in effetti sarebbe necessario. Cionondimeno siamo già ampiamente abituati ai rapidi cambiamenti sociali verso un potenziamento personale e distribuito ed alcune fra le più radicale sebbene non ancora visibili trasformazioni, come l’email diventata il medium di notizie personali, il blog come simbolo della libertà d’espressione e i network personali come zone libere individuali permanenti. Questo testo è uno dei pochi che investiga queste aree senza quasi nessuna speculazione pretenziosa. Fioccano al suo interno definizioni coincise di cambiamento, descrivendo chiaramente le “azioni individuali decentralizzate (cooperative e coordinate)” o le “basilari, non commerciali, non proprietarie forme di organizzazione”, ritraendo l’incredibile attività causata dalla nuova libertà personale. Interessanti citazioni dalla storia della radio e della stampa quotidiana rinforzano l’attuale ambiente informativo (“dalla tv altamente passiva alla rete personale e produttiva”) che stanno annullando il paventato ‘babel effect’, ossia il sovraccarico d’informazione causato dall’irresistibile mare magnum di dati della rete. La paura di quest’ultimo è stata efficacemente allontanata dal concetto di ‘filtro’, o di condivisione spontanea di selezioni specifiche (individuali o collettive) di contenuti, e della rispettiva mutua fiducia. Il virtuoso, cosiddetto, effetto a macchia d’olio, se guidato con fini specifici, sembra quindi essere alla base di molte passate, presenti e future piccole rivoluzioni delle nostre espressioni sociali.