I gomiti di artisti sonori e visuali (tipicamente in coppia) sono sempre più vicini e il simbiotico dialogo che s’instaura, a volte, dà risultati eccellenti. Questa raccolta di lavori non è una compilation istantanea, ma la summa di un lavoro di supporto e selezione durato quattro anni, attraverso le ‘microscope session’ realizzata dalla sinergia del TMA e di DS-X.org. La visualità della musica trova le sue appropriate radici nel passaggio artistico delle avanguardie del novecento che ha sempre più coinvolto lo spettatore fino alla seconda metà del novecento. Qui il trionfo culturale delle performances ha portato l’arte nella vita quotidiana e viene riflesso oggi nelle pratiche di vjing analizzate nei saggi contenuti nel libretto. La suspense creata dal tempo della performance e la sua risultante narrativa sequenziale vengono raccontati dai due poli visivo e auditivo con le rispettive cariche energetiche d’attrazione. Questo equilibrio instabile e fluttuante viene trasmesso in pieno allo spettatore, come negli impressionanti monotone moire di Kloma sugli incalzanti suoni di Daisuke Ishida o le fluttuazioni biomorfiche di Ritchie Riediger apparentemente generate direttamente dai suoni di Mille & Mr. Hirsch. Se il suono sembra aver prenotato un futuro obbligatorio passaggio dallo schermo, i pixel, a loro volta, sembrano voler aggiungere una quarta componente a Red, Green e Blue: Sound.