Sonic Fiction, Synaesthetic Videos from Austria

Sonic Fiction

Ci sono ancora fenomeni culturali che si sviluppano floridi in un territorio delimitato anche in tempi di interconnessioni con culture e abitudini di ogni dove. Basta guardare, infatti, al proliferare di sinestesie astratte in audio/video prodotte nell’ultima decade in Austria. Per quanto l’elaborazione di forme interfacciate ai suoni (spesso ma non sempre via software) non sia una prerogativa viennese, e dei dintorni, qui troviamo una sensibilità estetica che si riflette in maniera fiorente in creazioni fondate su una sorta di ‘acustica visiva’. Non si tratta, infatti, solo di derivare un’elaborazione dall’abitudine al linguaggio iconico, come quello aduso dei sequencer, ma di sviluppare opere che mettono a frutto l’esperienza della rappresentazione dell’informazione. Quella austriaca, è un’astrazione già scandagliata in più d’occasione, come nella omnicomprensiva mostra Abstraction Now tenutasi nel 2003 alla Künstlerhaus di Vienna, e rappresenta un importante capitolo della sistematica formulazione della musica elettronica contemporanea pervasa dagli infiniti spunti formali della media culture.