A Selection of Video Works from 1990-2003

Marina Grzinic

La video arte, intelligentemente supportata dalle emittenti tv nazionali, ha rappresentato una preziosa risorsa espressiva durante le guerre ‘televisive’ nell’ex Yugoslavia. I suoi impatti, già analizzati nel libro Situated Contemporary Art Practices sono sperimentabili in questa raccolta di video, in cui le tecniche mediatiche e culturali rimbalzano sui lasciti emozionali del socialismo, in opere che dopo soli dieci anni, sembrano lontanissime nel tempo. L’uso che viene fatto del video destabilizza chi guarda, attingendo a simboli, gesti, azioni e costumi da altri contesti, e sistematizzandoli in ambientazioni e accostamenti provocatori. Il simbolismo che emerge bersaglia lo spettatore di riferimenti e ne remixa la coscienza. La retroavanguardia dello Neue Slowenische Kunst si intreccia al post-socialismo dell’Est, mettendo in sequenza l’occidentale ossessione per i media con la socialità passionale dell’ex Est europeo. E se ” La tecnologia non è mai innocente” come dice la Grzinic, allora lo schermo e le sequenze figurative che scorrono nelle nostre retine possono ancora mandare segnali di senso alla nostra mente razionale.