ResonanCity, i suoni ignorati del luogo.

ResonanCity

Il recupero di dati sonori e la loro connessione con dati visivi legati ad un luogo, comporta l’instaurazione di legami arbitrari, ma in qualche maniera legati alla soggettività di chi li effettua. Sara Kolster col suo progetto ResonanCity cerca di porre l’accento sui suoni che soccombono nell’ecosistema acustico generale o che semplicemente sono ignorati in quanto non correttamente percepiti. Le sue performance dal vivo consistono nella composizione di detti suoni (curati da Derek Holzer) integrati con canzoni folk, testi recitati e invitando pure i locali a contribuire con oggetti che emettono suoni da ascoltare con cura. Sul fronte visivo l’elaborazione è fatta di micro particolari ottenuti tramite lenti macro e illuminazioni ad hoc, e il connubio, in cui spesso vengono citati elementi organici o analogici come le pellicole di celluloide, produce una personale e panoramica istantanea del luogo prescelto.