Dripping Sounds, inchiostri sonori.

Dripping Sounds

Il legame fra stimoli sonori e stimoli visivi non si limita ad un’immagine (in movimento o meno) e ad un suono prodotto nello stesso tempo. Il nostro istinto infatti, che riconosce fenomeni naturali collegando, appunto, percezioni visive e sonore, viene sistematicamente attratto da opere d’arte che realizzano arbitrariamente lo stesso meccanismo con elementi apparentemente sconnessi. é questo il caso di Dripping Sounds di Federico Muelas, già premiato nell’edizione 7.0 di Life, che utilizza la corrispondenza fra gocce d’inchiostro versate in acqua e suoni ‘calati’ nell’ambiente. Entrambi, con una diversa natura di provenienza riempiono l’ambiente con il loro messaggio attraverso due specifiche apparecchiature: la ‘dripping machine’ e il ‘sound screen’. La prima provvede non solo a controllare il flusso delle gocce, ma a proiettare su uno schermo tutto il processo e a ricambiare l’acqua quando si è riempita d’inchiostro. Il secondo trasforma l’immagine proiettata in suoni attraverso venti moduli fotosensori indipendenti installati sul suo retro. i moduli corrispondono ad altrettanti speaker che circondano lo schermo, in una griglia equidistante. I suoni sono prodotti da un apposita scheda e modificati nel timbro a seconda della loro altezza, variando l’intensità a seconda della luce rilevata. Il tempo in cui l’inchiostro si diluisce stemperandosi nell’acqua con un lento svolgersi filiforme delle gocce, in definitiva, fa da eco visivo ai suoni, facendoli fluire acusticamente nel liquido spazio aeriforme.