(POD) Wind Array Cascade Machines, input aeriformi.

POD

I sistemi di trasformazione dei dati, che cioè attingono un tipo di dati da una fonte e la convertono in un altra, sono una delle fonti d’ispirazione frequenti nelle opere d’arte elettronica. E tanto meno i dati in input sono visibili nella realtà fisica, tanto più essi assomigliano ai dati digitali, creando un interessante parallelo fra i due mondi, accostati per caratteristiche simili. Wind Array Cascade Machine di Steve Heimbecker è un dispositivo che trasforma i flussi di vento in ondate di luce rappresentate da led colorati in uno spazio espositivo e da onde sonore che si ottengono convertendo le invisibili correnti d’aria. Il flettersi delle aste al procedere del movimento d’aria, trascina i suoni e le luci nella stessa direzione, costruendo uno spazio chiuso che fa fluire i propri suoni a partire dal flusso atmosferico soprastante. Le molecole d’aria si trasformano involontariamente in lampi luminosi e microcampioni sonori e la loro danza nello spazio aperto, conduce un’esecuzione audio visiva unica e immanente.