PDradio, trasmettere suoni calcolati in Pure Data.

PDradio

La definizione di ‘radio’ che trasmette attraverso le tecniche di streaming da un punto qualsiasi della rete, comprende una fondamentale differenza rispetto alla radio tradizionale, ossia la possibilità di organizzare un flusso deterritorializzato e computabile di dati sonori. Il progetto PDradio di Winfried Ritsch e Georg Holzmann concretizza egregiamente questa possibilità. La stazione online veicola file in Pure Data uploadati dall’audience, e selezionati da un software-dj compilato nello stesso tipo di codice. Quest’entità artificiale provvede anche ad annunciare i pezzi attraverso alcune funzionalità di sintesi vocale, con il nome dei file e i metadata associati dagli stessi creatori, conditi da inviti e comunicazioni estemporanee. Se l’utente vota il suo gradimento per un brano, poi, il dj genererà una playlist personalizzata in base ai voti impartiti dagli altri utenti. PDradio gira su un server Linux con i programmi Zope e Plone e la musica che calcola prima di essere trasmessa rispetta lo schema di composizione, ossia le regole, del suo pur duttilissimo tool, riflettendole esteticamente nei loop e nelle componenti tipicamente usate nelle sue composizioni. Si tratta di elettronica pura con un ampio range di stili, ma che non può prescindere dalle frequenze macchiniche. Se di ‘genere’ si può parlare, esso astrae le usuali categorie di stile musicale, per trascendere nello stile compositivo, ampliando quindi ricorsivamente il suo stesso concetto.