Keepintime: A Live Recording

Keepintime: A Live Recording

Il sampling può essere inteso anche come un recupero della memoria, e l’hip hop ha avuto indubbiamente il merito di averlo utilizzato estensivamente per riportare in auge misconosciute registrazioni trovate sul vinile di turno, rimettendo in sequencing, o riusando nelle session, sonorità sepolte sotto la polvere dei dischi. Questo documentario, allegato con vari extra al progetto musicale di remixing, mostra come oltre al semplice sampling, il dialogo personale, fisico e diretto fra tecniche ed esperienze passate e presenti non avvengono attraverso una coercizione tecnica (il sampling), ma attraverso lo spostamento dei celebrati protagonisti su un terreno comune. Il dvd, con tutti gli ammennicoli a corredo (incluso il video di ‘MIdnight in a Perfect World’ di DJ Shadow, coinvolto nel progetto) è la documentazione della storica session di quattro leggende della batteria jazz e soul (Roy Porter, Earl Palmer, Paul Humphrey e James Gadson che hanno lavorato con artisti del caliibro di John Coltrane o Marvin Gaye) con un trio di celebri artisti hip-hop (Babu, J-Rocc e Cut Chemist) svoltasi a Los Angeles. Il dialogo in musica che ne deriva trascende concettualmente anche le popolari jam session. Infatti non si ha un classico accostamento fra strumentisti che costituiscono (a rotazione) un classico ensemble dallo stile sufficientemente definito. La scommessa che in questo caso è stata stravinta è stata quella di accostare tecniche distanti anni e culture come il turntablism e la batteria jazz acustica, facendogli trovare un punto d’incontro di virtuoso rispetto simbiotico. La comune gestatualità aiuta nel reciproco riconoscimento e i movimenti delle mani e dei polsi, orchestrano in maniera diversa il commovente risultato finale. L’incontro fra generazioni è una delle tendenze più interessanti della post-modernità, che è capace di concepire e realizzare momenti in cui la nostra accorciata visione della storia produce succulenti frutti di sintesi e incontro.