Stripe Snoop, decodificare le carte magnetiche.

Stripe Snoop

Il mondo invisibile delle informazioni codificate ci circonda nei dati associati alla nostra persona, ossia in quella ‘nube di dati’ che (più o meno densa) si forma ogni qualvolta le nostre coordinate identificative emergono. Le carte magnetiche (dalle carte di credito a quelle per raccogliere i punti al supermercato), in particolare, sono ora universalmente adottate come interfaccia fra le scelte in tempo reale degli utenti e i database che masticano i rispettivi dati per imbeccare i reparti marketing. Il maggior problema è che i dati registrati su tutte queste bande magnetiche sono visibili solo alle aziende che li rilasciano e non, come sarebbe naturale, anche agli utenti che li usano. Per rendere più trasparenti questi processi ci sono sforzi open source, come l’eccellente Stripe Snoop, un insieme di software utili per catturare, modificare, validare, generare e analizzare i dati registrati sulle carte con bande magnetiche. La decodifica fonda su un database che archivia tutte le tipologie incontrate anonimamente, cercando di estrarne la tipologia dei dati di quella analizzata per somiglianza con altre. Rilasciato sotto licenza GPL esso rappresenta uno dei pochi punti fermi per l’accesso a questo tipo di tecnologie, così distribuite e ancora così legate ai vincoli proprietari. Sono state, infatti, già rivelate pericolose incongruenze, come quelle di includere il ‘social security number’ nelle carte di credito negli USA. L’accesso quindi alle specifiche di codifica è tanto più importante quanto più preciso esso si rivela e a tale scopo è utile notare che sono già in circolazione schemi per autocostruirsi un lettore di schede magnetiche, come quello pubblicato con tanto di specifiche sul primo numero di Make.