Extra Ear 1/4 Scale, l’udito simbolicamente aumentato.

Extra Ear 1/4 Scale

La materialità del corpo, baluardo della dimensione fisica e del tatto mentre ciò che ci circonda sembra smaterializzarsi e rimbalzare fra cavi e antenne, è stata nell’ultimo decennio uno delle urgenze da considerare da un punto di vista teorico e pratico. L’istintiva sensibilità del cosiderare la fisicità come verità e come dominio difficilmente falsificabile ha visto crollare la sua struttura di principi con le capacità di simulazione digitale da un lato e le capacità di calcolo che hanno rapidamente moltiplicato le capacità di manipolazione biologica dall’altro. Su questo terreno in costante progresso è stato sviluppato Extra Ear, dal The Tissue Culture & Art Project in collaborazione con Stelarc, un orecchio artificiale, creato con alcune cellule dell’artista costrette a crescere nelle forma tridimensionale voluta attraverso un bioreattore rotante a micro-gravità. Quest’artefatto in scala ricorda nell’impressionante risultato Skin Gun, la pistola costruita con lembi di pelle dell’addome dell’artista Joanneke Meester per fini dichiaratamente pacifisti. Qui la coscienza del corpo e l’attenzione sulle sue possibilità ricettive delle onde sonore viene esaltata con un aspetto che disturba ogni possibile consuetudine o normalità. Il simbolo di una carne artificialmente cresciuta, cucita o meno sul volto di Stelarc, rappresenta la metafora di un adattamento evolutivo alle nostre necessità di ascolto multidirezionali e una ulteriore protesi aumentativa che rimette in discussione il nostro concetto di corpo come unità, lasciando che esso si apra letteralmente ad una nuova e mutata sensibilità sonora.