book – The Banff Centre Press – ISBN 092015994X
Un lungo percorso personale nella mutazione medatica dalla fine degli anni settanta fino alla soglia del nuovo millennio, che descrive una visionarietà naturale, figlia di un’artistica ossessione per il video e i messaggi che esso immaterialmente trasporta. Il carattere digitale dei processi, della narrativa e dei media qui nasce attraverso una riflessione quotidiana, sia pure a volte espressa con eccessiva perentorietà o malcelata ironia. Ad essere analizzati sono i sistemi di comunicazione nel loro scheletro di rapporti, collaborazioni e intrusioni del controllo con la loro pletora di ‘manipolazioni calcolate’. Spesso si tratta di scritti brevi, delle sorta di ‘articoli di fondo’, ben orchestrati nella loro commistione di immaginazione e singolare uso del linguaggio, atto a produrre squarci di coscienza e brillanti illuminazioni in una consapevolezza dei meccanismi alimentata costantemente nel tempo. Un testo, quindi, che letto al contempo con un minimo di distacco e con estrema attenzione per poter portare a termine la propria personale cernita di prezione intuizioni nascoste nel copioso flusso di concetti adattati, creati e distorti. Proprio come in una delle riflessioni più brillanti che può essere ricorsivamente applicata al testo e alla materia che tratta: “Ora siamo in grado di ‘negoziare’ l’input continuo.”