DI Music, formato per versioni multiple di un brano.

Mentre gran parte degli album di successo viene seguito dalle rispettive compilation con i migliori remix e il fenomeno del bastard pop afferma la libertà di remixare qualsiasi brano, una società inglese lancia un formato musicale che permette di includere più versioni dello stesso brano in un cd, leggibili da un apposito software. Il DI Music, infatti, è stato ideato dall’ungherese Sándor Mester, ma sarà commercializzato in autunno dalla londinese Digimpro. Le varie versioni ottenute con i software più diffusi, come Logic, Protools e Cubase, vengono categorizzate e offerte all’ascolto da un player prodotto dalla stessa azienda. Già alcune band (Djoliba, Bobby’s e Adam Thompson) hanno stampato i loro primi siffatti lavori, che potrebbero inizialmente trovare posto nelle parti rom degli ‘enhanced’ cd, ma che pure potrebbero costituire con l’andare del tempo un paradigma a sè stante di ascolto, che ponendosi nel mezzo fra l’infinità della musica generativa e la versione unica curata fino all’ossessione, offrirebbero un numero limitato di ‘esercizi di stile’ dello stesso autore, utili ad appagare la nostra implacabile fame di (nuovi) stimoli.