Adam Basanta – Circular Arguments

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CD – 901 Editions

Adam Basanta in Circular Arguments ancora una volta sembra focalizzare la sua operatività obliqua nell’organizzazione multisensoriale di coreografie variabili tra microfoni, altoparlanti, sistema cinetico, spazi fisici e software personalizzato. L’attenzione di questo artista sonoro è da sempre indirizzata a quelle che sono pratiche di ascolto e comunicazione, agite in quanto attività relazionali, spesso utilizzando anche oggetti piuttosto comuni, protesi tecnologiche a buon mercato, accuratamente detournate dai loro utilizzi più convenzionali. In questo caso le registrazioni provengono da installazioni sonore create esclusivamente facendo uso di tecniche di feedback dal vivo e iterazioni ambientali. Lo stesso autore ha la fermezza di dichiarare di non essere sicuro che raccogliere tali sperimentazioni auditive in un album le renda necessariamente “musica”, seppure – vista la qualità del risultato – noi non abbiamo dubbi a tale proposito: questa è un’operazione concettualmente sofisticata, che attinge a conoscenze musicali e posizionamenti stilistici di confine. Questi suoni esistono – ciò è altrettanto indubbio – e occupano spazi precisi, pur non essendo pensati in una rigorosa struttura compositiva. Insomma, meritano comunque appieno tutta l’attenzione dell’ascoltatore. Basanta considera il contesto performativo come prioritario: la presenza del pubblico stabilisce e rende concreto un rapporto fisico con le specifiche esperienze vibratili. Nello spostamento tra installazione e medium digitale queste opere risuonano però in maniera differente, senza perdere – crediamo – il loro respiro musicale e quel senso di quiete ariosa apparentemente autonomo che in origine era parte di una performatività più complessa e fisica. I suoni s’imprimono con una certa purezza, cristallini, minimali, i volumi sono sempre controllatissimi e niente impedisce che questi intrecci di frequenze possano essere ascoltati come musica. L’ambientazione è piuttosto siderale, ultraterrena, ma alla fine questo è poco importante, la tecnologia – pure molto grezza – qui sembra essere vissuta in quanto integrazione del nostro quotidiano, restituendo in qualche modo una “sensibilità” molto estetica ed etica. Alla 901 Editions di Fabio Perletta, in quel di Roseto degli Abruzzi, ancora una volta possono essere soddisfatti delle energie messe in campo.

 

Adam Basanta – Circular Arguments