Jörg Piringer – Darkvoice

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CD – Transacoustic Research

Qual è il ruolo della lingua parlata nell’era della sorveglianza elettronica pervasiva e permanente? Darkvoice è un album accompagnato da una serie di video che riflettono appunto su questa tematica. Nello specifico quello che Jörg Piringer cerca di focalizzare è come si costruisce un linguaggio segreto elettronico, qualcosa che non può essere compreso e che viene elaborato soltanto al fine d’eludere la sorveglianza nella comunicazione. Il concetto che sta alla base del tutto è quello che quando nessuno può più capirti intercettare è inutile. Questa lingua per Piringer si chiama Darkvoice. È un offuscamento del linguaggio e dei sensi, è un codice che nessuno capisce, ma anche una sorta di autocensura, una lingua privata e un messaggio indecifrabile. Eppure, i suoni di quest’album – pubblicato per il catalogo di Transacoustic Research – non sembrano affatto incomprensibili. Quello che arriva senza troppi fronzoli è una ritmica sintetica abbastanza seghettata, pulsante e spingente, corroborata da sbuffi noise ed altre abrasive emergenze auditive. È una sorta di techno sperimentale, insomma, ammendata dai suoi malfunzionamenti ad arte e in qualche modo molto ritmica, con una struttura totalmente creata dalle parti vocali, utilizzando esclusivamente voce manipolata. Non siamo come impostazione di fondo troppo lontani dalla poesia sonora e visiva delle avanguardie storiche, ma adesso è un software ad hoc a consentire di generare in tempo reale imprevisti e immateriali concatenazioni astratte. Piringer, che è artista, musicista, programmatore di software e media poet, è assai abile nel sovrapporre più elementi costitutivi di singole lettere, trasformando così la propria voce tramite un codice informatico, utilizzando in tempo reale processori di segnale e campionatori, dando vita – sempre per mezzo di un software – a immagini animate da astratti elementi visuali di testo. Le atmosfere delle dieci tracce presentate sono piuttosto cupe, sintetiche e ipnotiche, sembrano derivative di un approccio anche industriale seppure frutto di vocalizzazioni umane pesantemente elaborate. Piringer, che è fondatore della Vegetable Orchestra e dell’Institute For Transacoustic Research, è da sempre estremamente attratto dall’intrecciarsi di scienza e arte, vita quotidiana e sperimentazione, suono e rumore, tono e luce, acustica e percezione. In questo suo progetto solista, finalmente, riesce a far coesistere il tutto.

 

Jörg Piringer – Darkvoice