Jeff Talman – Under The Sun (2018)

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CD – New Domain

Nel vuoto dello spazio siderale nessun suono viene trasmesso, questo ci dice la scienza e persino le tumultuose emanazioni auditive del sole non hanno alcuna possibilità di giungere a noi in assenza di fenomeni vibrazionali degni di nota. L’artista multimediale Jeff Talman, in collaborazione con il Dr. Daniel Huber, astrofisico all’Università delle Hawaii e membro della missione Kepler effettuata per conto della NASA nel 2013-2014, cerca a suo modo di ovviare a tutto ciò derivando da una puntuale analisi delle oscillazioni della massa in gioco una possibile riproduzione delle emissioni auditive relative alla stella madre del sistema. Come questi suoni siano modellati e adattati alla portata dell’udito umano e alla specifica acustica della St Peter’s Church di New York – significativo spazio nel quale il progetto è stato presentato per la prima volta – in realtà non ci è dato sapere. Un etereo coinvolgimento, tuttavia, sembra essere assicurato, in virtù di raffinati e diradatissimi passaggi, attivando un’ideale sintonizzazione tesa a superiori ed intellegibili armonie. Le narrazioni che Jeff Talman solitamente evoca sono quelle relative al ronzio della Terra, ai suoni delle profondità degli oceani e alle sinfonie degli astri, principalmente collaborando con scienziati ed in eventi pubblici organizzati all’uopo. È un vero e proprio marchio di fabbrica quello del poliedrico musicista-artista statunitense, una sorta di celebrazione di forze archetipiche che avviene con la benedizione della scienza e – in questo caso – utilizzando precisissime misurazioni d’interferometria ottica. I suoni altrimenti velati dallo spazio esprimono idealmente un cointeressamento fra culture e approcci differenti e nondimeno la loro qualità s’impone cristallina, come in una composizione sinfonica e con il luogo deputato alla rappresentazione che implicitamente diventa un mastodontico strumento sintonizzato e in contatto diretto con il sole. Talman – che è laureato in composizione musicale – ha insegnato e diretto orchestre sia al City College di New York che alla Columbia University ed è un pioniere del suono ambientale e delle tecniche di risonanza e feedback, avvezzo a installazioni che a volte incorporano anche sculture, videoproiezioni e altri oggetti visivi. Il risultato – con queste premesse – non poteva che essere d’assoluto rilevo: il controllo d’ogni anello della catena che costituisce l’opera è pressoché perfetto, non ci sono punti deboli anche se all’ascolto le trame quietiste c’inducono a pensare che la forza di quello che c’illumina non sia affatto così vitale e rabbiosa.

 

Jeff Talman – Under The Sun (2018)