Katharina Klement – DRIFT

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CD – Chmafu Nocords

Sono tre le composizioni di Katharina Klement – risalenti alla stagione che va dal 2014 al 2015 – selezionate per questa interessante uscita elettroacustica, scrupolosamente conformate per andare ad arricchire il vasto ed eclettico catalogo della Chmafu Nocords, un’etichetta non-profit mirata nel promuovere approcci sperimentali ed anti-specialistici. Tutte le tre incisioni presentate hanno in comune una grana piuttosto scura e – idealmente compenetrandosi – una sfocia nell’altra adiacente, per andare ad organizzare un continuum decisamente visionario, poetico, sensibile e rarefatto. La prima traccia in scaletta, “Wie Tag und Nacht”, è una partitura per tre cetre da tavolo ed elettronica, poi si continua con “in dem HIMMEL benannten Darüber”, che è progettata per essere eseguita da due ensemble (subshrubs e PHACE) ed infine si completa la proposta con la title track, “Drift”, composizione per organi ed elettronica, la più avvolgente ed elegiaca del cespo, forse la più rappresentativa e sinfonica di questo terzetto, in bilico tra il limite di udibilità e ampi volumi sonori. Sono sequenze che ancora testimoniano di quanto Katharina Klement sia capace di muoversi fra differenti piani e poetiche (basti pensare che sempre nel 2014 la sound-artist registrava – sempre a Belgrado – le field recording molto asciutte e metropolitane che sarebbero poi confluite in peripheries per Gruenrekorder). Tiene a precisare la stessa Klement quanto il concetto di deriva significhi per lei “essere alla mercé” ma al tempo stesso innesti “una pratica di cambiamento”, azione che la porta come su un crinale, una zona liminale nella quale è possibile sperimentare nuovi orientamenti e forme di relazioni fra le cose. Non è casuale che la sperimentatrice austriaca sia arrivata a composizioni maggiormente elaborate partendo dalla libera improvvisazione e che questo completamento abbia avuto luogo senza separazioni evidenti. Proprio “in dem HIMMEL benannten Darüber” testimonia abbastanza compiutamente questo passaggio e si sente quanto Klement sia ancora affascinata dalla possibilità di definire ogni singolo suono come materia sorgente, pure nell’apparente complessità di tanti apporti in forma libera (perché fra subshrubs e PHACE non sono certo pochi i musicisti coinvolti per questa partitura).

 

Katharina Klement – DRIFT

 

Katharina Klement @ Interpenetration 1.8.4