Achim Zepezauer + Guest – Kuhzunft | Slotmachine

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LP – Gruenrekorder

Kuhzunft-slotmachine, implementato da Guida Ribeiro a partire da un’idea del musicista, compositore e organizzatore di eventi Achim Zepezauer, nasce come un progetto di sito web, fondamentalmente incentrato su un’immagine di una slot machine molto fanciullesca, dipinta con colori pastello. Cliccando sul pulsante di avvio si attiva il marchingegno e alcune registrazioni pre-prodotte – tutte rigorosamente di 45 secondi e alloggiate in tre distinti slot – vengono combinate casualmente fra loro. Invece delle tipiche immagini sul display – frutti, stelle e campane – quello che è in evidenza sono le foto allegate dagli artisti che hanno prodotto quei suoni e i titoli che a loro volta sono la risultante dei nomi delle singole sequenze. In questa documentazione in vinile edita da Gruenrekorder è raccolta soltanto una selezione delle possibili registrazioni relative a tutti i differenti artisti. Nel progetto online nuovi contributi sono aggiunti con una certa costanza e fino al febbraio 2019 gli apporti assommano a un totale di 225 registrazioni, arrivando quindi a 11.390.625 possibili titoli. Il risultato è particolarmente interessante perché – seppure nell’unicità di ogni singola proposta – riporta ad un approccio improvvisativo comune. A un attento ascolto, infatti, è immediatamente percettibile quanto già all’interno di ogni specifica particella sonora siano connessi più elementi e strutture libere, in qualche modo derivate da una sensibilità che fin dai presupposti è orientata ad ulteriori intrecci e relazioni. Achim Zepezauer non è nuovo nello sperimentare format non convenzionali – ad esempio programmi radiofonici dalle caratteristiche piuttosto aleatorie e contenuti multidisciplinari – e grazie anche ad un background di studi artistici in quest’opera ha messo a frutto più talenti, coniugando la passione per il disegno e il lavoro come musicista free form, la sua compulsione giovanile di collezionista di suoni e un certo concettualismo stocastico. Diamo per scontato, comunque, che con una tal mole di contributi le influenze stilistiche che fanno capolino nel progetto siano le più disparate, coprendo un arco di generi che va dal free jazz all’ambient, dall’elettronica spacey al krautrock, solo per citare alcune fra le tendenze più ricorrenti e riconoscibili. Spulciando l’elenco degli artisti coinvolti sono diversi i nomi a noi noti: innanzitutto Jaap Blonk, con la sua voce inimitabile e poi Simon Whetham, uno specialista di field recording, Jérôme Noetinger della Metamkine, Marta Zapparoli, che è avvezza a sperimentazioni sulle onde radio e John Chantler, con i suoi sintetizzatori e un azzimato lirismo contemporaneo. La sostanza è tanta – insomma – e le combinazioni d’ascolto molto varie.

 

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