edited by Grant Wythoff – The Perversity Of Things: Hugo Gernsback On Media, Tinkering, And Scientifiction

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University of Minnesota Press, ISBN-13: 978-1517900854, English, 359 pages, 2016, USA

The Perversity Of Things è un libro eclettico e con una selezione di testi di uno degli autori più prolifici ed interessati ai temi dell’innovazione e dei media. Hugo Gernsback, principalmente conosciuto per l’ omonimo premio letterario di fantascienza, è stato, tra le altre cose, un imprenditore con il suo Electro importing Company Store e redattore della seminale rivista Amazing Stories, pubblicazione che ha anticipato i tempi e le mode culturali letteralmente inventando il termine “scientifiction”. Questa curata selezione di alcuni suoi articoli è organizzata in modo da permettere più porti d’entrata, invece della più consueta struttura sequenziale. Ma c’è un elemento notevole che collega insieme la maggior parte di questi scritti controversi, che è l’immaginario aperto e senza limiti di Gernsback. Egli modifica, stimola, promuove e pubblica l’inesplicabile e dimenticato pensiero creativo, supportando l’imprenditorialità del “fai da te” che a sua volta ha generato la prima ondata di fantascienza popolare, fondativa per la moralmente guidata propaganda del “progresso”. Questa pubblicazione è una festa per gli occhi di ogni media archaeologist, una straordinaria collezione di idee che integrano immagini originali o addirittura riproduzioni di intere pagine. Le possibilità del wireless (radio), pervasive e infinite, sono probabilmente le più presenti, con l’entusiasmo dei fallimenti tipici dei tempi pionieristici e il libro copre i primi tre decenni del XX secolo, dando un’idea emozionante e fresca sui test sia tecnici che immaginari. Si apre – insomma – una moltitudine di finestre in un futuro passato che era abbastanza praticato oltre che immaginato.