Cuckoo, invisible encryption on social networks

Cuckoo

L’ubiquità e il loro enorme numero di utenti rende i social network la più popolare piattaforma online mai realizzata e anche il livello di controllo d’autorità su tali piattaforme è grandissimo, perfino se questo non è particolarmente percepito dagli utenti. “Cuckoo” di Jochen Maria Weber affronta questa serie di fatti trasformando queste piattaforme in qualcos’altro. Egli cerca di “nascondere” su di esse informazioni riservate, invece di renderle più pubbliche possibili. Il progetto crittografa i messaggi in “parole, significati e rumore generati casualmente”, diffondendoli su più reti contemporaneamente e poi utilizzandoli per formare altre frasi pubblicate sui social network circondati da altrettante “rumorose” articolazioni casuali. Una ricevente Cuckoo-unità è in grado di filtrare e decifrare i messaggi in base ai metodi di crittografia, di data e ora. È come Weber lo definisce “un uovo nei nidi degli altri” che facilita la riappropriazione temporanea di queste piattaforme, sapientemente tutelando la privacy.

 

Project Cuckoo