Lawrence English + Stephen Vitiello – Fable

english_vitiello

CD – Dragon’s Eye

Suoni fluenti e melodici insieme ad iterazioni più astratte e oscure, droni, ticchettii, ariosità elegiache, nenie ancestrali rese soltanto un poco sideree, mentre il rimestare in sottofondo di field recording organiche riporta comunque a costruzioni molto elaborate e dense, che sono il frutto fecondo di più tecniche e suggestioni auditive. È un incantamento melanconico e onirico quello evocato da Lawrence English e Stephen Vitiello, autori non nuovi nell’incrociare la loro maestria in più collaborazioni e articolati progetti (insieme avevano prodotto Acute Inbetweens per Crónica Electrónica nel 2011), sempre puntuali nel mescolare strumentazione acustica e ambientali catture. Intrecci che appaiono solidi come legni nodosi ma che al tempo stesso sono ricchi di screpolature e di squarci, di zone nascoste, ellittiche nei raccordi e odorose di una natura intricata e assai singolare. Alla Dragon’s Eye Recordings sono avvezzi alle manipolazioni elettroacustiche e agli ibridi paesaggi, commisti da frequenze ambientali e più dissonanti cesure, anche se all’etichetta losangelina guidata da Yann Novak non amano passare per degli specialisti di “genere”, puntando preferibilmente proprio sulle interazioni che si creano tra i sound-artisti, favorendo ogni prolifica interconnessione e incoraggiando il confronto fra differenti conoscenze e approcci musicali. In questa produzione in particolare – tuttavia – l’equilibrio ci pare perfetto e lo spazio sonoro vibra, permeato anche da accadimenti intimi: le sequenze, che derivano per sintesi modulare e sovrapposizioni morbide ma multiformi, sono al confine di tecniche sia acustiche che elettroniche e rendono possibile una magica sospensione, al di fuori di ogni senso di singolarità e conformismo stilistico.

 

Lawrence English + Stephen Vitiello – Over Inland