Francisco Meirino – An Extended Meaning For Something Meaningless

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CD – Auditory Field Theory

Diventano quasi inessenziali le catture auditive in An Extended Meaning For Something Meaningless di Francisco Meirino, perché in questo caso quello su cui è focalizzata la sperimentazione è il procedimento stesso di decomposizione dello spettro auditivo, un’elettronica ad arte statica e immanente, un sommesso sottofondo appena vibrante, agito dall’artista in guisa di qualcosa che all’apparenza non risulta particolarmente essenziale e specifica. Il progetto è articolato in tre tracce senza titolo e con una durata totale di poco più di 44 minuti, facendo uso di computer, sensori piezoelettrici, registratori a nastro, synth modulari, field recorder, strumenti elettronici e sensori elettromagnetici autocostruiti. Sulle basi di timbriche piuttosto uniformi fanno capolino glitch e ronzii di natura differente, rumori metallici ed altre emergenze auditive singolari, come in certa cucina contemporanea, dove sempre a una consistenza morbida e dal gusto avvolgente sono contrapposti elementi più croccanti e dure graniglie. Suoni sfrangiati lentamente dissolvono, come residui di memorie che rendono il processo di dissipazione un’operazione lenta ma assai espressiva e cruda, costante rimando a una forma di degrado comunque altera e magniloquente nella sua aggrovigliata composizione. Frequenze sorde, incalzanti, penetranti sibili, crackle e guizzi, questo è comunque l’armamentario messo in campo da Meirino, abilissimo nel giustapporre le sequenze, limarne i raccordi, disponendo strati principali in polifonie ammalianti ma poi dissimulando le strutture con un meticoloso lavorio di artigianato contrappuntistico, veicolando infine un senso di grazia frugale, una presenza costruita con pochi ma ancora vitali elementi.

 

Auditory Field Theory – AnExtendedEXTRACT
Francisco Meirino (An Extended Meaning for Something Meaningless)