Olaf Hochherz – Rooms To Carry Books Through

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CDR 3″ – 1000füssler

Praticamente uno specialista Olaf Hochherz, tra CDR e minialbum, divisi tra il 2007 e il 2013, navigando tra etichette molto underground quali Desetxea, Naivsuper e Kwanyin. Adesso è su 1000füssler con un CDR 3″ di sole 50 copie, registrato e mixato interamente a Berlino con un set-up molto experimental, supportato da dieci altoparlanti commutabili, usati per distribuire i suoni nella stanza, luogo deputato per l’azione. Le iterazioni sonore sono date dalla combinazione di microfoni a contatto e altoparlanti piezoelettrici posti all’interno di un libro. Il libro allo stesso tempo fa da filtro e strumento di risonanza modulando senza troppi fronzoli e passaggi il feedback degli elementi in gioco. Premendo sulla parte superiore del libro le condizioni del flusso sonoro vengono modificate, riportando nelle intenzioni del performer – se abbiamo inteso correttamente il suo approccio – l’elettronica a una astrazione molto fisica. Questa maniera di suonare non contempera il particolare controllo d’un apparato tecnico, focalizzandosi invece sui campi associativi creati in tempo reale nel flusso sonoro. La congiunzione d’instabilità delle connessioni – fisiche e teoriche – e la capacità associativa delle sonorità agitate spesso rende l’andamento lacunoso, sempre tuttavia seducente e lunatico, impregnato di un lo-fi piuttosto granuloso e abrasivo. Rooms To Carry Books Trough enfatizza il rapporto fra ambiente circostante e strumenti, evolvendo suoni astratti e combutte elettriche stranianti: operatività alquanto instabile e liminare nel dar vita ad un flusso ma comunque intima nell’azione, assai viva e intrisa di potenziali relazioni.