Mark McGuire – Get Lost

Mark McGuire

CD – Editions Mego
Le sequenze acustiche ed elettriche di questa nuova produzione a firma Mark McGuire sono subito sognanti, circolari ed iterate. Suoni ed elaborazioni prevalentemente chitarristiche che vengono dipanate in droni gentili, in bilico fra new-age e sperimentalismo post-rock, abilmente decostruitefra delay e riverberi, in guisa d’una tenue psichedelia bucolica. Mark McGuire non è nuovo a queste ambientazioni ma nella title track, “Get Lost”, le sovrapposizioni si moltiplicano, lasciando spazio a raffinati fraseggi di gusto anche sintetico e ipnotico. Un lirismo quasi religioso trapela nelle combinazioni, congegnato in maniera freaky e suadente, spesso insistito nelle trame ma mai oppressivo, sempre temperato nei flussi divaganti, espressione d’una natura assai conciliante ed empatica. Dopo le prime tracce – tipicamente in forma-canzone – è “Constellations Firefly” a chiudere questa proposta della Mego Editions, partitura di ben 20 minuti, gorgogliante, beatifica e sobria, dagli intrecci liquidi ed estatici, placidamente glitch e pulsanti. Atmosfere che indulgono lievemente e in maniera malinconica verso un ascolto davvero confortevole, ricco d’una energia che trabocca sentimentalismo, memoria e nostalgia, eppure mai banale o piattamente “buonista”. Intrecci ora più flemmatici oppure appassionati, comunque mai vacui nella sostanza, sempre lirica ed essenziale, commovente e avvolgente. Una produzione che forse non si distingue per innovazione e “concettualismo” ma è onesta negli esiti, gradevole e ricca di sfumature, con un mood sacrale e melanconico a fare da colonna portante e ispirazione.