.x-med-a., experimental media arts

edited by Maja Kuzmanovic

La carta è fatta per resistere al tempo e questa antologia annuale stampata di progetti ed esperienze di media art, nata in Belgio, è ancora più apprezzavbile poichè focalizzata sui risultati di uno specifico territorio. Curata da quattro organizzazioni del campo messe in rete a Bruxelles (nadine, okno, FoAM e iMAL), ha come contenuti un’insieme di condivisioni di conoscenza ed esperienza, scritti da artisti e praticanti che illustrano gli strumenti utilizzati, il loro retroterra culturale e la personale filosofia di produzione. Molti workshop, infatti, disperdono i loro contenuti privilegiando solo chi vi partecipa, sciupando l’opportunità di distribuire il risultato collettivo (a volte sorprendente) ad un audience molto più vasta. é proprio questo il caso di questo testo, con alcune collaborazioni a volte intriganti che spesso e volentieri uniscono felicemente le caratteristiche del design con lo spirito liberatorio e i potenti tool dell’open source. Gli esperimenti presentati vanno dalle poesie composte con Pure Data alle interfacce fatte all’uncinetto, dalle patate elletroluminescenti sensibili ai suoni fino alla sintesi vocale usata per cantanti artificiali, e nel complesso essi costituiscono una massa critica e peculiare di lavori concepiti localmente e fruibili globalmente.