Baldrian Quartett – Frieda Bertelsohn Martholdy (1878 – 1907): Streichquartette – Entschlummern sollst Du, sollst entschlummern

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CD + booklet – Bruit

È un’edizione decisamente interessante questa della Bruit che va a raschiare il barile della sperimentazione moderna andando a pescare da un repertorio a dire il vero pochissimo conosciuto le prime registrazioni mai pubblicate di quattro differenti quartetti d’archi, partiture approntate da Frieda Bertelsohn Martholdy (1878 – 1907), un’autrice sorprendente per quegli anni, assolutamente visionaria e premonitrice di quelle che sarebbero state le sonorità di una nuova era. Non è casuale che siano stati chiamati per questa avventura Kai Fagaschinski al clarinetto, Jonas Kocher alla fisarmonica, Gaudenz Badrutt e Christof Kurzmann all’elettronica, ovvero il Baldrian Quartett, che s’è applicato finora prevalentemente a un repertorio classico ma non ha mai disdegnato anche molteplici incursioni nell’ambito della musica sia antica che contemporanea. Adesso questi quattro abili strumentisti si cimentano con suoni che a dire il vero alla fine del 19° secolo non potevano che apparire incomprensibili e fuori da ogni stilizzata consuetudine, sdoganando oggi l’idea di una dimensione retrofuture anche nell’ambito della musica da camera. Perché, in fondo, sempre si tratta d’immaginare il futuro in un passato a noi già oramai lontano. “La tradizione non è preservare le ceneri” diceva Gustav Mahler “ma tramandare il fuoco” e in questo senso l’operazione discografica è perfettamente riuscita e coerente. Bertelsohn Martholdy scrisse tutte e quattro queste partiture fra il 1895 e il 1896, in pratica fra i diciasette e i diciotto anni, vicenda che è ben menzionata nel libretto trilingue di 16 pagine che accompagna il CD e che descrive molto bene negli interventi di Georgette Oberwies, Inge Salesianer e Franz von Brandenburg, la situazione di difficoltà di questa giovane musicista, che fu all’epoca ignorata e rifiutata, fino a costringerla ad adottare una nuova grammatica compositiva. È principalmente la copertina, infine, una cover che imita molto bene la grafica dell’etichetta di musica classica Deutsche Grammophon a farci sopravvenire forti dubbi su tutta questa ben congegnata operazione. Basta una breve ricerca più specifica e subito si scopre la probabile finzione, che qui non sembra avere espliciti intenti parodici o satirici, questo è certo, e gioca proprio sulla conformità al tempo nel quale vive ed è congrua un’opera d’arte, sia essa musica o altro. Frieda Bertelsohn Martholdy molto probabilmente non è mai esistita e ciò sarebbe certo un bene perché la sua triste storia di una vita amara e di una morte prematura in manicomio già ci ha fatto versare più d’una lacrima di dolore e rabbia.

 

Baldrian Quartett – Frieda Bertelsohn Martholdy (1878 – 1907): Streichquartette – Entschlummern sollst Du, sollst entschlummern