Ivan Iusco – Synthagma

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LP – Minus Habens

Ivan Iusco è tornato a produrre in proprio dai suoi studi di Los Angeles, dove oramai da tempo si è trasferito. Synthagma include dodici tracce, delle quali tre (“Head On Fire”, “Fly’s Heart” e “The Other Side”) sono scritte in collaborazione con Kid Moxie, musicista greca che ha collaborato in passato con Angelo Badalamenti e la David Lynch Foundation. Il compositore italiano, che nello stesso periodo nel quale presentava il terzo video dell’album è stato chiamato a produrre alcuni brani per la colonna sonora del videogioco Cyberpunk 2077, è perfettamente a suo agio con le ambientazioni futuribili, metropolitane e distopiche, che nel caso dei brani composti con Kid Moxie sono arricchite da note ancora più esotiche e fascinose, oppure, in particolare nel terzo caso citato, da un omaggio alla cultura videoludica del passato e alla sua icona per eccellenza, Pac-Man. Synthagma segue Transients del 2015 ed è la terza uscita da solista di Iusco, abile in questo caso nel rimestare le sue prime fascinazioni musicali, il dark, la musica industriale e l’electro vintage, frutto d’una fanciullezza già sintetica, che prefigura mondi futuri e ibridazioni uomo-macchina. Sono i controversi anni novanta quelli sui quali Iusco ritorna, la decade che oltre alle asprezze del grunge, vede nascere una nuova controcultura, quella del cyberpunk e del post-human. Da tempo l’artista aveva in mente di rifarsi agli stilemi e alle suggestioni di quegli anni, forse il primo periodo nel quale la musica elettronica inizia ad avere anche fuori dal pop un forte impatto a livello globale. In Synthagma sono recuperati gli intrecci più visionari di quegli anni mantenendo una tensione sempre alta, infondendo un andamento quasi narrativo, spingendo bene soprattutto nella title track e innestando con perizia le articolate evoluzioni melodiche della soprana Maria Bochmanova. Sono molteplici i passaggi acustici e orchestrali esibiti in questo progetto, come pure le citazioni più aspre e tecnoidi, gli inviluppi sci-fi e un certo gusto ambient-trance. L’autore riesce sempre a destreggiarsi e anche quando le cesure si fanno più leggere, spesso nei cantati femminili, una ventata di nostalgia e inquietudine dirotta l’attenzione verso immaginari più astratti, poetici e riflessivi. Il futuro immaginato da un recente passato non è cosa per tutti e in poche decadi anche elaborazioni super strutturate assumono differenti sfumature. Iusco lavora con perizia su questi strati di memorie e riesce a rendere il pathos di quegli anni senza abdicare a una contemporaneità ancora più problematica e contorta.

 

Ivan Iusco – Synthagma