Maryanne Amacher – Petra

maryanne-amacher_petraok

CD – Blank Forms

Maryanne Amacher, allieva di Karlheinz Stockhausene e George Rochberg, già nel 1967 crea City Links: Buffalo, un’opera di 28 ore dove utilizza 5 microfoni in diverse parti della città, trasmettendo il tutto in real time tramite la stazione radiofonica WBFO. Successivamente – durante gli anni settanta – sarà membro del MIT Center for Advanced Visual Studies (CAVS) di György Kepes, un avamposto della ricerca artistica e del rapporto fra musica, tecnologia e arti visuali, oltre poi a collaborare con altri “mostri sacri” quali John Cage e Merce Cunningham. Seminali sono state le sue ricerche sulle “emissioni otoacustiche”, suoni prodotti dal nostro orecchio interno quando risponde ad uno stimolo sonoro. Petra (1991) For Two Pianos, che adesso va ad arricchire il catalogo Blank Forms Editions, è invece apparentemente un progetto più tradizionale ed è la prima stampa in vinile per l’artista, scomparsa nel 2009 all’età di settantuno anni. In questa composizione, contrariamente alle due pubblicate su Tzadik nel 1999 e nel 2008, l’artista non ha utilizzato fonti elettroniche ma semplicemente due pianoforti. La corposa suite di quasi trentanove minuti, originariamente commissionata per le Giornate Mondiali della Musica ISCM in Svizzera, è stata registrata dal vivo il ventiquattro Maggio 2017 alla St. Peter Episcopal Church di Manhattan. L’ineccepibile esecuzione si deve a Marianne Schroeder e Stefan Tcherepnin, talentuosi pianisti a loro agio con il registro comunque sperimentale della partitura, dai toni puri e solenni, con passaggi chiaroscurali, riverberi e momenti di quieta dissonanza. Maryanne Amacher è stata una delle prime “guru” della musica elettronica e merita d’essere ricordata per la sua multiforme creatività, in questo caso anche ispirata dall’omonimo racconto di fantascienza di Greg Bears, ambientato in un mondo in cui l’immaginazione umana è diventata capace di modificare la realtà, disintegrando la Terra come noi stessi la conosciamo e lasciando solo pochi sopravvissuti. Immaginari distopici e tensioni di nuovi mondi che evidentemente hanno sempre flirtato con la cultura musicale più avanguardista e futuribile.O

 

Blank Forms – Maryanne Amacher: Petra excerpts