Peter Orins – Happened By Accident

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CD – Circum-Disc

Il set organizzato da Peter Orins per Happened By Accident è assai scarno e privo di strumentazione elettronica. Nelle sette composizioni presentate quello che distinguiamo sono soprattutto percussioni, alle quali s’aggiungono oggetti, ciotole, legni e conchiglie. Occorre affinare la percezione per seguire l’improvvisazione fatta di microsuoni e audio-vagiti, per sentire lo strofinio delle pelli o i materiali più disparati emettere musicali vibrazioni. Forse fra gli oggetti c’è anche qualcosa di metallico e vetroso – o forse no – e ogni risonanza è ottenuta con estrema leggerezza e solo apparentemente con noncuranza. Il tutto sembra frutto di un criterio compositivo che include elementi più o meno ampi d’indeterminazione e di casualità, sensibile delle interazioni fra gli oggetti scelti ma anche capace di annettere errori imprevisti nel maneggiarli, piccoli intoppi dei flussi sonori e una certa fragilità delle trame, che fanno ampio uso di silenzi e passaggi a volume ridotto o utilizzando pochissimi elementi, stabilendo infine relazioni temporali mai prevedibili e stabili. È indubbio che l’impasto sia alquanto delicato e che il musicista free form ponga grande attenzione ai timbri e alla saturazione dei suoni, all’esaltazione dell’incontrollato e alle scansioni temporali. Il progetto sembra anche infuso dall’ispirazione della musica minimalista e non è un caso che veda la luce su Circum-Disc, un’etichetta transalpina che è decisamente d’estrazione jazz e improvvisativa ma molto aperta a contaminazioni le più disparate. Ibridi stilistici che in questo caso sono resi possibili grazie pure ad estesi strati di rumori di fondo, droni e cigolii, effetti d’un immaginifico viaggio materico, di piccoli movimenti e azioni, in un susseguirsi del racconto che è sempre sospeso e pieno di peripezie. Orins candidamente afferma di “non aver mai scritto una sola nota per percussioni” ma questo non sembra scandalizzare più nessuno – almeno speriamo. Quello che invece sembra d’estrema importanza è il suo istituire intime relazioni tra i suoni, intensificando la capacità sensoriale degli ascoltatori, costruendo continui e suggestivi piccoli frammenti musicali, facendoci partecipi d’un work in progress originale, antiaccademico e colto.

 

Peter Orins – Happened By Accident