The Cray Twins – In The Company Of Architects

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CD – Fang Bomb

Al clarinetto basso c’è Kai Fagaschinski, all’organo, al Buchla e a vari ammennicoli elettronici Paul Baran, al flauto Antoine Beuger, alla chitarra Werner Dafeldecker, al sassofono microtonale Sergio Merce, alla voce soprano Lavinia Blackwall, ai sintetizzatori modulari Ryoko Akama e alle temple bell Bruno Duplant, ai quali s’aggiunge come voce dall’approccio spoken word anche Jessica Evelyn. Nella prima traccia di In The Company Of Architects, una composizione di oltre trentotto minuti, i trattamenti sono minimalisti e mantenuti molto chiusi e cupi, risonanti fra armonie ed evoluzioni più anomale, con droni e scampanellii slabbrati, con un suono ovattato e rumori di fondo, alti e bassi di strumenti a tastiera e voci da minareto. È jazz sperimentale? È elettroacustica? Sono canti salmodianti di qualche setta a noi sconosciuta? Non è dato sapere, ma la lentezza delle sequenze comunque suggerisce un rituale non convenzionale, la chiamata di una preghiera, la tensione occulta di una profezia o la necessità di cogliere sottili cambiamenti di stato, con rumori di fondo e brandelli di melodie ad agganciare l’ascoltatore. L’andamento in questa prima lunga suite è a volte sfocato, in altri momenti ci sono risonanze più nitide e impressive o capovolgimenti d’atmosfere enigmatici. Decisamente ariosa e sognante è invece la successiva “The Absence of Architects”, composizione nella quale Lavinia Blackwells è splendida nel vitalizzare armonie vintage e sognanti in una emozionante traccia orchestrale. Si chiude con “Anarchitects”, che è composizione dalle valenze space e inorganiche, sintetiche e caotiche, crescenti in un canto corale, fra scampanellii ed elettronica, droni e voci poetanti molto oniriche e melliflue. L’uscita, che va ad arricchire il catalogo della Fang Bomb, è un ottimo esempio di come questi sperimentatori tengano ad ogni singolo suono e al modo in cui questi sono poi collegati nella composizione. È lampante il background di poesia e sound art. I The Cray Twins amalgamano bene un sentire intellettuale e capacità tecniche, delineando paesaggi mentali interiori, in una narrazione che è sempre assai raffinata e complice.

 

The Cray Twins – Anarchitects