Trondheim EMP – Poke It With A Stick / Joining The Bots

trondheim-emp-poke-it-with-a-stick-_-joining-the-botsok

CD – Crónica

Cosa può succedere quando strumentisti, vocalist, ricercatori, artisti sonori, programmatori e un filosofo si mettono assieme al fine di sperimentare nuove tecniche d’interazione musicale? Trondheim EMP è un collettivo d’oltre una trentina di membri che ha deciso d’utilizzare tecniche di analisi e di elaborazione audio digitale, al fine d’abilitare le funzionalità di un suono e per informare la riorganizzazione di altri effetti sonori ad esso conseguenti, permettendo alle azioni di un esecutore d’influenzare il suono di un altro esecutore, in particolare con l’utilizzo del segnale acustico prodotto direttamente sullo strumento. Insomma, quello implementato è un processo improvvisativo che tramite un programma consente un’interazione ancora più complessa e mediata, rendendo aleatorio sia per il performer che per l’ascoltatore capire precisamente cosa abbia causato un certo risultato tecnico. Un progetto del genere non può che essere fortemente basato sulla sperimentazione pratica, perché queste tecniche cross-adaptive hanno evidentemente bisogno di molti affinamenti per funzionare e ottenere un’interazione musicale efficace. Un dato particolarmente interessante è che questo processo potrebbe teoricamente estendersi all’infinito: anche il suono del secondo esecutore può a sua volta influenzare l’elaborazione del suono del primo e così via, aggiungendo maggiore complessità. È implicito che un tale procedimento sviluppi un potenziale d’instabilità piuttosto alto, da qui l’esigenza di mettere a punto ogni azione in una attenta ricerca durata due anni, finanziata dal Norwegian Artistic Research Program e dall’università norvegese per la tecnologia e la scienza, con collaborazioni della De Montfort University, della Maynooth University, della Norwegian Academy of Music, della Queen Mary University di Londra e dell’Università della California di San Diego. Il doppio album presentato riflette differenti fasi del processo di lavoro e mentre “Poke It With a Stick” è il risultato delle iniziali esplorazioni del sistema, comprensive di errori, inciampi, piccole scoperte e sorprese, “Joining the Bots” è più coeso, controllato, esibisce una maggiore maestria negli sforzi creativi anche quando sono ancora avventurosamente prodotti. Quello che è certo è che una tale operatività abbia dato origine a un dilagare dell’energia e delle possibilità di scambio fra due o più elementi dell’ensemble, come se l’improvvisazione sia in realtà un’abilità appresa e applicabile a contesti molto differenti e “non focalizzarsi intellettualmente sul controllo di dimensioni specifiche” consenta al processo adattivo di far fronte a qualsiasi evento musicale.

 

Trondheim EMP – Poke It With A Stick / Joining The Bots