Eric La Casa + Eamon Sprod ‎– Friche : Transition

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CD – Swarming

Attira subito la nostra attenzione l’iperrealistico artwork accompagnato da un raffinato booklet di dodici pagine a colori. Friche : Transition è il progetto collaborativo d’esordio per Eamon Sprod ed Eric La casa – il primo, artista sonoro australiano attivo da quasi due decadi, l’altro, ancora più esperienziato sperimentatore transalpino e field recordist – insieme organizzatisi nella primavera del 2015 per effettuare una settimana di registrazioni in luoghi che sono stati scelti dal duo fra quelli del nord est di Parigi e lungo il canale Ourcq, terreni perlopiù colmi di rifiuti, spazi di risulta, che ancora in qualche modo sono dentro la città, avamposti alieni da cui ascoltare i rantoli d’una metropoli contemporanea rigurgitante il suo stesso sviluppo. Sottostanti a un sibilo continuo, le trame della prima delle quattro transition sono composte fondamentalmente da piccoli brusii, abbaiare di cani ed emergenze auditive stridule, rumore dato da piccoli movimenti e dal vento, fischi e ancora fruscii. Segue poi una parte dove l’alternanza tra silenzi e catture auditive scandisce un differente percepire gli spazi, vergato da registrazioni d’elementi come maggiormente macchinici. È solo una fugace impressione, tuttavia, perché la natura di questo rimestare nell’indistinto è proprio quella, infine, di potersi muovere fra un’enorme varietà di risonanze piuttosto sorde e cupe. Immaginiamo gli artisti come guide in territori impervi, in un lento e profondo viaggio catartico. Ci sono anche rotolamenti, suoni liquidiformi o forse ottenuti dal bruciare di qualche materiale, risonanze più metalliche o di vetri: dai rifiuti – qualcuno direbbe dal “nulla” – si ricava tutto un elenco di catture auditive, una summa di dati vibratili, alla quale è dato un certo andamento (non sappiamo se anche effetto di post-produzione o solamente frutto di catture secche). Comunque sia, il risultato è notevole, il duo riesce a trasformare qualcosa che appartiene alla vita di tutti i giorni e a un paesaggio abbastanza stantio e depresso in qualcosa di coinvolgente, misterioso e rimarchevole come esperienza. Siamo sulla soglia, anche esistenziale, di quella che è una grande città: i suoi sussurri indifferenziati ci parlano di quello che ormai è soltanto residuo, che non ha più funzione alcuna, di rumori sordi e di umori putridi. È questa ancora musica? È arte? È commentario sociale in forme poetiche? Non si può rispondere in maniera netta a questo, o meglio, non è conveniente: rimanere nel vago in certi casi offre più risorse e svela tutta l’ambiguità di un quotidiano ridotto solo a formule, disquisizioni ed analisi razionali.

 

Eric La Casa + Eamon Sprod ‎– Friche : Transition