BELP – Crocodile

belp

LP – SVS

Quella dipanata in Crocodile dal monacense Sebastian Schnitzenbaumer, aka BELP, è un’elettronica alquanto raffinata e di nicchia, tipica di quel limbo che va dallo sperimentalismo più radicale a musicalità estetizzanti ma in qualche modo ancora ritmiche e ultra-contemporanee. Alla SVS Records di Benedikt Brachtel e Daniel Hermann-Collini – etichetta fondata nel 2013 e dedita all’organizzazione di residenze per artisti – hanno ben presente cosa voglia dire muoversi a queste latitudini stilistiche, zone di confine nelle quali i punti di riferimento sono ancor meno certi che nelle enclave più oltranziste e specialistiche. Basta dare un’occhiata all’efficace video imbastito sulla title track per rendersi conto di quanto gli immaginari evocati siano contaminati e ad arte contraddittori: a una narrazione un po’ psyco, viscerale e cyber sono connessi obliqui passaggi musicali circensi, vibranti di matrici musicali est-europee. Un eccentrico trasognamento prende all’ascolto anche delle restanti tracce, pregne di sonorità oblique e influenze cinematiche, dalle ritmiche piuttosto rotte e inquiete. Sono diverse le composizioni che possono vantare una struttura gioiosamente orchestrale e caotica, altrettante sono quelle maggiormente introspettive e ipnagogiche, iterate e dense di bleep, sibili e intrecci anche improvvisativi. Il tutto è amalgamato con maestria e lavoro artigianale, attenzione ai singoli dettagli e alla grana sonora complessiva, nella costruzione e nel continuo slittamento dei singoli momenti musicali. Il disco ha una durata inferiore ai trenta minuti e nelle dieci incisioni approntate sono molti i salti e gli apparenti intoppi, sempre risolti abilmente, con sapienza plunderphonica e cipiglio da consumato bricoleur avvezzo a manipolazioni, in bilico fra azzardate assonanze e cambi repentini. BELP concentra l’attenzione in principal modo sulla batteria e sulle percussioni, sugli accostamenti di parti melodiche e sample ipnotici, dando vita ad un sofisticato sound design, dalle venature decisamente eclettiche e cangianti. Qualcuno – cadendo in errore – potrebbe pensare che a tratti la confezione sia eccessivamente frammentaria. A noi, invece, sembra semplicemente che il produttore bavarese sia interessato ad espressioni formali più effimere, puntando nel cogliere la magia di un passaggio, l’energia e il flusso di ogni singola azione e suono, costruendo forse bizzarre atmosfere ma operando in maniera piuttosto chiara ed essenziale.

 

BELP – Crocodile