Dahaka – Early Modern Infrared

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CD – Coda

Early Modern Infrared è un progetto nel quale il duo italiano conosciuto come Dahaka è partito da registrazioni modificate di una fotocamera a scansioni infrarosse e frammenti di musica che risalgono allo stesso periodo nel quale sono stati realizzati i dipinti corrispondenti alle immagini assunte come oggetto d’indagine. Ecco, questo è un classico esempio d’operatività artistica contemporanea che cerca un forte rapporto fra il digitale e la storia, e per il quale – a farla breve – l’idea prescinde dalla resa estetica, non nel senso che non la si contempli affatto, ma in ragione della scelta che prima venga il pensiero di una struttura musicale precisa e solo dopo si dia inizio al processo di realizzazione dell’opera. Come per mezzo della radiografia a infrarossi sono studiati – con l’aiuto di un rilevatore sensibile – gli strati sottostanti di colore, così l’impianto formale delle pitture prese in esame fornisce generiche indicazioni sulla musica, che sarà scelta fra quelle dell’epoca stessa della rappresentazione pittorica. La metafora che noi cogliamo è quella di un deep scanning nel quale tuttavia è ancora l’artista a decidere della resa definitiva (e infatti in questo caso le parti cameristiche sono ridotte al minimo ed è molto più ridondante l’apparato di pulsazioni e sibili, raschi e glitch). L’effetto è affascinante e all’ipnosi indotta dalle registrazioni assai iterate e sintetiche fanno da contrappeso centellinate parti classiche. Il continuum di oltre un’ora e dieci minuti conquista progressivamente all’ascolto e se i materiali scuri come il carbone assorbono la luce a infrarossi, i materiali più leggeri la riflettono e diverse lunghezze d’onda penetrano in diversi strati del dipinto, rivelando varie parti dei livelli sottostanti. In tutte le registrazioni si fa sempre uso d’immagini scansionate e anche l’artwork è un’immagine multispettrale, in questo caso di un particolare della Madonna Col Bambino di Cimabue a Castelfiorentino (Firenze), così come la cover posteriore e l’immagine sull’altro lato del progetto grafico sono dettagli tratti da La Deposizione Borghese, un dipinto di Raffaello Sanzio datato 1507 e attualmente conservato nella Galleria Borghese a Roma. I Dahaka sono davvero meticolosi nell’assemblare tutti i differenti dati accumulati e il risultato – nella capacità delle sequenze di catturare la nostra attenzione – riesce infine anche a far dimenticare, con la sua bellezza, la complessità del processo.