Christian Skjødt – Illumination

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10” vinyl transparent – Tonometer

Christian Skjødt in questo progetto, nato inizialmente come installazione sonora realizzata per un deposito vinicolo del XVIII secolo nel giardino botanico di Riga, trae ispirazione dal contesto site-specific, evocando tutta l’energia del luogo – proveniente in maniera primaria dal sole – e poi convogliando sommessamente questa forza all’interno dell’edificio, fino al sottosuolo. Skjødt è un artista e compositore danese non nuovo nell’esplorare quegli aspetti dei luoghi che sono spaziali e fisici, oltre che temporali e sensibili dell’interpretazione di svariati dati, più o meno oggettivi. A volte, in questo genere di sperimentazioni, Skjødt si avvale anche di elettroniche auto-costruite: è il caso di Illumination, nel quale la traduzione delle circostanze esterne in suoni avviene ad opera di piccole celle solari che alimentano dieci circuiti/altoparlanti sintonizzati sui 440 Hz. Se la luce solare non è ottimale secondo dei parametri ad arte prefissati, l’intonazione dei suoni viene distorta, dando vita ad effetti microtonali. Nella cantina i suoni subiscono anche una sorta d’ulteriore e “spontanea” spazializzazione ad opera della particolare acustica dovuta alla vibrazione delle onde sonore che si rifrangono sulle cupole di mattoncini in pietra viva. Un’ispirazione che all’origine è focalizzata sulla natura – il sole, i piccoli dispositivi optoelettronici posizionati in un prato in maniera quasi mimetica, rialzati come delle strane piante – diventa qualcos’altro che comunque nel collegamento con l’interno viene veicolato da un primordiale ed essenziale apparato tecnologico. Noi non diremmo che le linee guida delle forze e degli organismi naturali operino indipendentemente dalle intenzioni umane, perché i circuiti elettrici non crescono certo sugli alberi e anche la particolare architettura della cantina è frutto del lavoro del progettista e degli operai che l’hanno costruita. La stessa tecnologia commerciale dei moduli fotovoltaici nasce soltanto a partire dai primi anni sessanta, pur se prendendo le mosse da un’intuizione del 1883 dovuta a Charles Fritz che produsse una seminale cella solare di circa 30 centimetri quadrati, abbastanza simile per dimensioni a quelle utilizzate per quest’opera da Skjødt. “llumination” è stata commissionata da Skaņu Mežs, un festival di musica avventurosa – innovativa, sperimentale e d’avanguardia –. che si tiene a Riga oramai dal 2003. Tutto quello che concerne questo avvincente progetto è assai coerente e viene presentato infine diviso in due distinti brani di circa dodici minuti ciascuno, registrati in tempi differenti. L’edizione è disponibile sia in formato digitale che in vinile 10” trasparente ad opera della Tonometer, etichetta fondata dallo stesso Christian Skjødt. Una testimonianza preziosa, insomma, di quello che è un significativo esempio di audio-art generata come conseguenza della programmazione d’impulsi sensibili.

 

Christian Skjødt – Illumination