CD – 1703 Skivbolaget

Sembra esserci un notevole ritorno a certi stilemi improvvisativi e free form negli ultimi anni. Le ragioni di tale fenomeno non sono affatto chiare, seppure i temi in gioco fra libertà espressive e strutture formali abbiano da sempre permeato l’arte e la musica, a volte con un approccio vorace, poliritmico, mandando fuori i suoni da una persona all’altra e viceversa, fino a quando si crea un assieme. A due stelle dell’avant-jazz inglese, quali il sassofonista Seymour Wright ed il batterista Steve Noble, si aggiunge in questa registrazione, frutto di una session al Cafe OTO di Londra, l’elettronica sperimentale di John Chantler, australiano di base a Stoccolma, musicista che spazia fra ambient drone ed elettroacustica, nonché modular synth master, oramai accreditato internazionalmente, qui del tutto a suo agio e per nulla intimorito dal confronto con le forti timbriche acustiche degli altri. È giocoforza che i suoi interventi siano di natura più minimale e fungano come ideale raccordo in un campo improvvisativo che dalla necessità espressiva interiore trae la giusta forza dinamica. La tangibilità degli apporti di Chantler, infatti, non è mai predominante e difficilmente potrebbe esserlo nell’impianto formale che si è scelto, dove una grande libertà necessita di una notevole dose di responsabilità e disciplina, obbligandosi a incanalarla in una coerente, magnifica espressività. Al Cafe OTO, fondato da Hamish Dunbar e da Keiko Yamamoto, sono avvezzi nel favorire l’incontro di singolarità differenti in musica e questa volta la miscela a nostro avviso è davvero riuscitissima e la registrazione, effettuata il 7 Maggio 2017 da Shaun Crook, mantiene la sua forza anche su supporto discografico – masterizzato da uno specialista e a sua volta audio artist come Stephan Mathieu. La traccia che ci ha particolarmente colpito è proprio quella più lancinante e corposa (di 12′ e 22”), “Above 1”, nella quale l’alto saxophone di Wright è lanciato ad esplorare picchi certo non facili da gestire, mentre le ritmiche tambureggianti pure impazzano, sollecitate dal sintetizzatore di Chantler nel ricordarci che il suono è anzitutto un processo, una relazione tra le persone e gli eventi che esse percepiscono. L’uscita è la seconda in catalogo per la 1703 Skivbolaget, etichetta nata per promuovere e distribuire le autoproduzione dell’australiano ma dove – siamo certi – non mancheranno presto anche nuove collaborazioni.

 

John Chantler / Steve Noble / Seymour Wright – Front And Above