Caleb Kelly – Gallery Sound

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Bloomsbury Academic, ISBN-13: 978-1501304361, English, 176 pages, 2017, USA

L’ambiente “espositivo” (il cubo bianco), assunto come contenitore universale dell’arte, è stato concepito e sviluppato per valorizzare la presenza dell’opera d’arte e il suo incontro sociale. Per questi spazi vengono create opere d’arte strategiche, geneticamente programmate per esporre opere d’arte principalmente visive. Dall’altro lato, la sound art è ancora travolta dal mercato dell’arte contemporanea, anche se l’immaterialità e l’invisibilità del suono sono accoppiate dalla sua onnipresenza negli spazi espositivi attraverso varie forme (rumore, suoni di sottofondo, parole parlate…). Caleb Kelly, autore di Cracked Media (cfr. Neural #35) e curatore del Sound (cfr. Neural #42), pubblica questo nuovo straordinario libro sul rapporto tra gli spazi architettonici per l’arte e le opere d’arte sonore. Elabora un’attenta analisi di questi spazi, dal museo alla galleria, ai luoghi di incontro, e di come essi si relazionano con il suono. Inizia con il momento cruciale della fine degli anni Sessanta, quando il suono entra negli spazi dell’arte attraverso nuove pratiche performative, rimanendo finalmente lì in nuove incarnazioni multimediali, tra cui sculture sonore e installazioni immersive. Prosegue l’esame di varie opere utilizzando gli spazi dell’arte con tattiche uditive e tecniche specifiche, producendo esperienze inedite. Infine si occupa di performance musicali nelle gallerie d’arte e del rapporto reciproco che si è instaurato nel tempo. Questa prospettiva strutturale è di grande aiuto nella comprensione dell’intero spettro della sound art e di come essa indaghi le possibilità sonore non comuni ed esperienziali.