Jason Kahn – In Place

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Errant Bodies Press, ISBN: 978-0988937543, English, 112 pages, 2016, Germany

Jason Kahn (vedi l’intervista su Neural #55) è un artista sonoro che ha trascorso molto tempo a indagare ciò che egli chiama pratiche di “active listening”, sensibilizzando i nostri ambienti sonori e allenando la nostra mente con un atteggiamento contemplativo e risonante. Il lavoro di Kahn comprende il suono sia fisicamente che psicologicamente. Questo perché parte della sua indagine coinvolge il “written recording” dello spazio, dove egli esplora un posto specifico per ore, annotando la propria esperienza di ascolto contestualizzata. Questo libro, in particolare, è pieno di descrizioni dal vivo di posti in Francia, Belgio, Giappone, Corea, e Svizzera. Può essere considerato come un “field recording album” scritto sottoforma di un libro, qualcosa che alcune etichette (tra di esse la Gruenrekorder) hanno già testato come release musicali ufficiali. La lettura diventa un ascolto, rimanendo ancora nella tradizione della letteratura classica. A questo proposito le osservazioni, i casi accidentali, gli eventi e le percezioni sono ovviamente personali, ma lo stile che Kahn mantiene è quello di narrare come solo uno scrittore sa fare. Egli descrive, ma anche commenta, i movimenti nello spazio e deliberatamente fornisce un senso del tempo. È inevitabile poi immaginare gli spazi e dare il via alla curiosità di visitarli, possibilmente in condizioni analoghe, in modo da condividere l’esperienza “registrata”. Parte delle serie di “audio issues”, questo libro conserva uno stile piacevole, e potrebbe essere quindi facilmente indicato come una fiction sperimentale, un diario di viaggio o un racconto autobiografico (basato sul suono).